Centro Storico

Nonostante la demolizione del vecchio Centro Storico avvenuto negli anni 1965-66, deciso per motivi igienici, in base alle teorie architettoniche del diradamento, allora particolarmente seguite, Bientina presenta ancora edifici e monumenti senz’altro degni di nota.

Chiesa Pievania di S. Maria Assunta

Chiesa Pievania di S. MARIA ASSUNTA

Tra i monumenti ricordiamo la Chiesa Pievania di S. Maria Assunta, ampliata nel periodo 1627-1640, con fastoso interno settecentesco decorato a stucchi.

E’ corredata di ben 9 altari con altrettante tele ad olio su tela dei maggiori pittori toscani del periodo sei - settecentesco. Molti di questi altari sono decorati da paliotti marmorei "a scagliola".

Sulla ricca cantoria in pietra serena, posta sopra la porta dell’ingresso principale, è collocato un sontuoso organo seicentesco, opera di Bartolomeo Ravani di Lucca, datato 1640, con cassa riccamente intagliata e dorata a oro zecchino.

In essa riposa il corpo di S.Valentino Martire, patrono della città, proveniente dalle catacombe di S.Callisto. A partire dal 1699, questo Santo si guadagnò subito clamorosa fama per i miracoli che iniziò a fare, con particolare riguardo agli ossessi e indemoniati, per i quali S.Valentino è tuttora molto venerato non solo in Toscana, ma anche in molte parti d’Italia.

La Festa patronale ricorre dal Sabato al martedì di Pentecoste e richiama numerosa folla da ogni parte della Toscana.

Annesso alla Pieve è collocato il Museo di Arte Sacra, inaugurato nel dicembre 1993, e comprende una grande quantità di arredi e paramenti sacri risalenti al periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo.

E’ visitabile la 4^ domenica di ogni mese dalle 10/12 e dalle 16/18, con esclusione dei mesi di Luglio e Agosto nei quali rimane chiuso.

E’ chiuso inoltre in occasione di festività importanti, quali Natale, Pasqua, Festa Patronale, e Corpus Domini.

Il museo è visitabile anche su appuntamento (Tel 0587/755513 Parrocchia di S.Maria Assunta o presso Comune Cantagalli Carlo 758411 – centralino).

La Chiesa di S. DOMENICO, restaurata recentemente a cura dell’Amministrazione comunale, risale alla prima metà del XVII secolo. Fu edificata presso la Porta Fiorentina, fuori le mura, su una preesistente cappellina dedicata alla Madonna del Rosario. Nel 1924 vi fu collocato un monumento marmoreo dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.

Dopo i gravissimi danni subiti dalla chiesa nel 1944, in seguito alla caduta dell’attigua torre campanaria, fatta saltare dai tedeschi, seguirono anni di incuria e di abbandono, finché negli anni ’70 prevalsero le ragioni per la sua ricostruzione e restauro.

Restituita al culto nel 1995, questo edificio, con esterno in elegante cotto, è stato restituito all’antico splendore, e, al suo interno sono stati allogati due dipinti su tela, gravemente danneggiati e restaurati per quanto possibile in base alle tecniche più moderne. Uno di questi, di piccole dimensioni, rappresenta il Cristo risorto in mezzo ai santi Pietro e Giusto, di epoca cinquecentesca, opera di autore ignoto e già appartenuta alla chiesa di S.Giusto, ora non più esistente come edificio sacro, mentre l’altra, centinata, e di grandi dimensioni, opera di Aurelio Lomi (1603/4), raffigurante "L’Ultima Cena", fino al 1904 era collocata nella Pieve di S.Maria Assunta, presso l’altare del SS.mo Sacramento. In essa è stato ricollocato il monumento marmoreo ai caduti, risalente al 1924, rimasto miracolosamente intatto durante i sopra citati eventi bellici.

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